Siamo ormai proiettati nell'era del futuro, sempre più orientati verso la tecnologia ma, nonostante tutto, sempre più spesso sentiamo parlare di Elettronica o di Elettrotecnica e spesso non sappiamo di cosa stiamo parlando, o comunque usiamo impropriamente i due termini a volte interscambiandoli, o più spesso pensando che siano la stessa cosa.
In realtà sono due parole il cui significato è ben preciso e differente.
Vediamo allora di capirne la distinzione, senza entrare troppo in dettaglio, prendendo come spunto le definizioni di Wikipedia.
L'elettrotecnica è una branca concernente le applicazioni pratiche dell'elettricità.
Più specificatamente l'elettrotecnica concerne la produzione, il trasporto e l'utilizzo dell'energia elettrica. Generalizzando l'elettrotecnica è “la tecnica delle correnti forti e di bassa frequenza”.
L'elettronica è la scienza e la tecnica concernente l'emissione e la propagazione degli elettroni nel vuoto o nella materia. In quanto scienza l'elettronica è una branca della fisica, in particolare dell'elettrologia. Nata come branca dell’elettrotecnica è oggi intesa come disciplina a sé, e può essere definita come “la tecnica delle correnti deboli e di alta frequenza”.
Da queste due definizioni, capiamo che c'è una differenza netta e ben distinta tra le due "tecniche" e ciò che le distingue principalmente, quindi, è la diversità di Corrente e di Frequenza con le quali le due tecniche "lavorano".
Più generalmente è l'Intensità di Corrente l'elemento principale di distinzione.
Nei circuiti e dispositivi in cui circolano correnti dell'ordine dei mA (milli Ampere) o meno sono di esclusiva competenza dell'Elettronica.
Ebbene in elettronica, ci si occupa più che altro di circuiti con piccole tensioni, piccole correnti ed
in generale si usano sempre componenti elettronici, tipo i resistori, condensatori e il resto dei
semiconduttori.
Lo scopo di tali circuiti è la "manipolazione" dell'energia elettrica, e il suo sfruttamento per l'informazione.
Quando le correnti valgono centinaia o migliaia di Ampere, allora siamo nel campo dell'Elettrotecnica.
Infatti in elettrotecnica, ci si occupa di impianti con alta tensione, alta corrente e si usano spesso apparecchiature elettro-meccaniche (relè, contattori), e motori.
Lo scopo di questi impianti è la generazione e la trasmissione del energia elettrica, l'illuminamento, il riscaldamento e la trazione meccanica.
Una fascia "contesa" è invece quella relativa a dispositivi interessati da correnti di qualche Ampere o decina di Ampere, in quanto esistono sia impianti elettrici sia dispositivi elettronici funzionanti con correnti di questo ordine di grandezza.
In effetti esiste una branca dell'elettronica, la cosiddetta "Elettronica di potenza", che rappresenta una sorta di confine fra elettronica ed elettrotecnica, in quanto se è certamente elettronica per ciò che riguarda la natura dei dispositivi, d'altra parte gestisce valori di corrente che una volta erano considerati di esclusiva pertinenza dell'elettrotecnica.
Riassumendo:
da "0" a milliAmpere = Elettronica
da qualche Ampere a decine di Ampere = Elettronica di potenza
da centinaia a migliaia di Ampere = Elettrotecnica
Spero, che con questa breve spiegazione, sia riuscito a chiarire un piccolo, ma ricorrente, "errore d'uso" della terminologia e abbia fatto comprendere le principali differenze tra le due branche che ormai ci circondando a 360° nella nostra quotidianità.
Un saluto a tutti e a presto...
Perfetto...! Il tuo ragionamento non fa una grinza, grazie.
RispondiElimina